Inquinamento elettromagnetico domestico

La stragrande maggioranza della nostra vita non si svolge all’aria aperta ma all’interno di luoghi chiusi,  tra pareti, che siano esse di casa o del luogo del lavoro. Il nostro scopo è quindi di renderli confortevoli o almeno non dannosi.

Tra le più  significative sorgenti di campi elettrici e magnetici in un ambiente domestico possiamo immaginare:

 

– Impianto elettrico

 

– Impianto antifurto

 

– Elettrodomestici, compresi i corpi illuminanti ed il riscaldamento elettrico

 

– Telefoni cellulari e dispositivi wireless o che utilizzano la tecnologia bluetooth.

 

A queste fonti interne, vanno aggiunte le sorgenti di campi elettromagnetici che dall’esterno inquinano il nostro appartamento: campi provenienti da linee elettriche montanti,  da elettrodotti,  da linee ferroviarie e tramviarie, da trasmettitori radiotelevisivi e di telefonia cellulare.

 

All’interno di una abitazione la zona notte è quella che va maggiormente protetta, in quanto è il posto in cui si passa la maggior parte del nostro tempo, d’altra parte ricerche scientifiche evidenziano che il bilancio ormonale del nostro organismo è sensibile e maggiormente esposto ai disturbi elettrici e magnetici proprio durante la fase di rigenerazione notturna. La riduzione dell’inquinamento elettrico e magnetico nella zona di riposo della nostra casa prende quindi un ruolo centrale.

 

Purtroppo però proprio spesso è proprio la zona notte ad essere la più sollecitata dal punto di vista elettromagnetico. Infatti sotto ed intorno al letto scorrono cavi elettrici, in prossimità del capo spesso ci sono radiosveglie, telefoni cellulari, dispositivi wireless e bluetooth,  impianti Hi-Fi, televisioni, sensori di antifurti.

 

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